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  ... Di Francesco Monticelli
   
	PREMESSA
	 
	Quest'anno non avevamo intenzione di affrontare un viaggio in moto lungo come quello dell'anno 
	precedente e l'idea fu di non  fare niente di particolare, ma solo di organizzare un viaggio di 
	una decina di giorni dato che volevamo fare un po' di mare in Versilia. La decisione ricadeva 
	quindi su pochi posti. Donatella, mia moglie, era da molto tempo che aveva il desiderio di andare 
	a Lourdes, e la decisione di andare in Francia ci � parsa subito buona. Considerando poi che io 
	ero rimasto con la voglia di vedere i Pirenei, dato che nel 1999 avevamo fatto soltanto la parte 
	spagnola, la decisione cadde unanimamente sulla Francia. 
	Decidemmo di partire luned� 4 agosto  da Marina di Pietrasanta che avevamo raggiunto il sabato 
	precedente e non da Prato, nostra citt� di residenza. 
	 
	Luned� 4 Agosto 
	La mattina siamo partiti con calma, con l'idea di fare tappa per alcuni giorni in Camargue. Il 
	viaggio, come � possibile intuire, � stato abbastanza faticoso, soprattutto perch� lo abbiamo 
	fatto di giorno sotto, un sole cocente e accompagnati per tutto il viaggio da un forte vento. 
	Arrivati a Les St Marie de la Mer verso le 17,00  ci siamo diretti all'ufficio del turismo per 
	cercare una camera. 
	Ci hanno indicato l'hotel "Blue Marine". Siamo andati a vedere come era e, una volta vista la 
	camera, l'abbiamo prenotata per due notti. Nel prezzo di � 67,50 al giorno era compresa la prima 
	colazione e l'uso della piscina. La decisione si e' rivelata ottima. Dopo un breve tuffo in 
	piscina siamo andati nel centro citt� che ci � parsa subito differente dalle citt� francesi che 
	gi� conoscevamo. Le case erano basse, i tetti con le tegole marsigliesi; ci sembrava di essere 
	in Spagna, tanto pi� che questa � una zona dove si svolgono numerose corride e l'influenza ispanica 
	� notevole. Nel centro della citt� vi � una grandissima piazza sterrata, frequentata da moltissime 
	persone di tutte le et�, che la sfruttano come luogo di ritrovo o per fare una partita a bocce. 
	Questa piazza � anche il fulcro di ritrovo durante il famoso raduno dei gitani che si svolge verso 
	la fine maggio tutti gli anni. 
	A cena siamo stati in un ristorante indicato dalla guida Lonely Planet("Le Tamaris"), dove per� 
	non ci siamo trovati molto bene. I piatti tipici del posto sono le telline, che vengono servite 
	in maniera molto semplice, scottate al vapore, la paella, piatto trapiantato dall'influenza spagnola, 
	e il toro servito sotto forma di stufato o di bistecca. I tori sono allevati nella regione allo stato 
	brado e si incontrano con molta facilit� durante le escursioni. 
	 
	Marted� 5 Agosto 
	Appena alzati ci siamo diretti al porticciolo per prendere informazioni sui traghetti che facevano il 
	giro del delta del Rodano. Abbiamo optato poi per fare un giro in moto e di andare a cena ad Arles. Ci 
	siamo diretti quindi verso la costa est, arrivando fino ad uno sbarramento, dove siamo stati costretti 
	a proseguire a piedi. La strada conduceva ad una spiaggia nudista. Tornati indietro abbiamo preso la 
	strada verso l'interno della Camargue in direzione Arles, ma vedendo le indicazioni per il paese di  
	Aigues-Mortes, abbiamo deviato verso questa nuova destinazione. Appena arrivati ci siamo accorti che l'idea era 
	stata buona. 
	Era, infatti, una citt� fortificata circondata da un'alta cinta di mura sulla quale � possibile camminare. 
	Questa cittadina, che ora dista alcuni chilometri dal mare, un tempo era il maggior porto francese sul 
	Mediterraneo, quando Marsiglia non faceva ancora parte della Francia. L� ci siamo fermati in un bistrot 
	a bere qualcosa e a riposare. Fermarsi in un bistrot in Francia � sempre piacevole, visto che i locali 
	sono sempre frequentati da tantissima gente e si respira un'atmosfera del tutto particolare. 
	Ritornati in albergo abbiamo fatto un tuffo in piscina e poi siamo partiti per Arles,  una bella citt� 
	dove sono ben visibili i resti di vecchie costruzioni romane con due imponenti arene utilizzate ancora 
	oggi per svolgere delle corride. 
	Abbiamo cenato al ristorante "Lou Caleu" dove ci siamo trovati molto bene. Io ho ordinato  lo stufato 
	di toro e debbo dire che � stata una scelta ottima. 
	 
	
	
	Mercoled� 6 Agosto 
	La mattina siamo partiti abbastanza presto, con direzione Pirenei, passando per Perpignan e dirigendoci 
	poi  verso Andorra,  per la strada N116, che ci ha condotto fino alla citt� di Bourg-Madame, posta sulla 
	frontiera. 
	Entrando in Spagna abbiamo proseguito poi verso La Seu d'Urges lungo la N260 da dove abbiamo preso la 
	direzione per Adrall. Ci siamo incamminati lungo la strada  che conduce al passo Port de la Bonaigua a 
	mt 2072 s.l.m. Per varcare questo passo abbiamo incontrato qualche difficolt�, visto che la strada era 
	stretta e frequentata da molti autotreni e di conseguenza il traffico era bloccato dalla polizia e fatto 
	muovere alternativamente. Abbiamo pernottato a Salard�, un borgo carinissimo. All' ufficio del turismo ci 
	hanno indicato un rifugio in  paese dove, solitamente, soggiornano amanti del trekking e anche famiglie in 
	assoluto riposo (Centre Excursionista de Catalunya). Abbiamo affittato una camera con doccia, lavabo e il 
	bagno in comune all'esterno. Abbiamo deciso poi anche di cenare e di fare la prima colazione la mattina, il 
	tutto per � 26,00 a persona. L'ambiente era molto spartano ma ci siamo trovati molto bene. Dopo cena abbiamo 
	fatto un giro in paese e ci siamo accorti che era pieno di locali. In particolare ci ha colpito una  taverna 
	nella piazza maggiore, dove ci siamo fermati a bere qualcosa. Consiglio vivamente a chi ami effettuare escursioni 
	a piedi di prendere in seria considerazione l'ipotesi di fare un soggiorno in questo graziosissimo paese da dove 
	si possono raggiungere posti e percorrere sentieri meravigliosi. 
	 
	
	Gioved� 7 Agosto 
	Siamo partiti in direzione di Vielha e poi abbiamo proseguito di nuovo in direzione Francia imboccando la N230. 
	Entrati in Francia ci siamo diretti verso la localit� termale di Luchon. Il paese si presenta come la tipica citt� 
	termale, con molti parchi, viali alberati con molta ricettivit� alberghiera e  con molte cliniche. Volevamo prendere 
	informazioni sulle terme, ma ci siamo accorti subito che non era una cosa semplice e quindi abbiamo lasciato perdere. 
	Abbiamo deciso di fare la salita con l'ovovia del Superbagnares (mt 1860 s.l.m.), una montagna alta che sovrasta Luchon, 
	regno degli amanti del parapendio, da dove ci siamo goduti un panorama strepitoso. Ridiscesi in paese,  abbiamo ripreso 
	il cammino in moto secondo l'itinerario stabilito e quindi lungo la D618 verso Arreau attraverso il Col de Peyresourde 
	a mt 1569 s.l.m.. Prima di giungere a Arreau, in localita' Loudenvielle, abbiamo visto uno splendido laghetto dove ci 
	siamo fermati a mangiare. Nel pomeriggio poi, abbiamo proseguito lungo la D918 e attraverso il Col d'Aspin (mt 1489 s.l.m.). 
	Qui si cominciava a respirare l'aria del Tour de France. E' su queste strade infatti, che quasi tutti gli anni si 
	svolgono le tappe pireneiche del Tour. La cosa che sorprende di pi� � la segnaletica che guida i ciclisti verso le cime. 
	Abbiamo proseguito , sempre lungo la D918, e direi che e' stata forse, l'ascesa pi� bella di tutto il viaggio. Infatti 
	ci ha condotto al  passo pi� alto del nostro itinerario, la salita del Col du Tourmailet a mt 2115 s.l.m., che annualmente 
	e' affrontata da migliaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo. Come accennato precedentemente e' stata la pi� bella 
	ma anche la pi� faticosa dato che siamo stati colpiti da un violento temporale e da una forte grandinata. Abbiamo incontrato 
	qualche difficolt� anche a ridiscendere.  Ci siamo fermati a pernottare nel paese di Luz-St Sauveur, dove abbiamo preso una 
	camera per due notti all'hotel Londres per � 40,00 a notte senza prima colazione. Abbiamo deciso di fare sosta 
	in questo paese perch� si trovava a met� strada tra le localit� che avremmo visitato nei giorni successivi: Lourdes e il Circo 
	di Gavarnie. A cena siamo stati al ristorante "La Tasca" dove ci siamo trovati molto bene, tanto che abbiamo prenotato anche per 
	la sera successiva. 
	 
	
	Venerd� 8 Agosto 
	La mattina siamo partiti per Lourdes dove, per fortuna, appena arrivati abbiamo trovato il parcheggio per la moto vicino 
	ai santuari e vicino alla grotta. La giornata trascorsa a Lourdes e' stata, come � possibile immaginare, molto classica. 
	E' stata un' esperienza molto toccante. Vi erano centinaia di malati che provenivano da ogni parte del mondo, per la 
	maggior parte italiani e spagnoli, ma anche tante persone sane che affrontano viaggi massacranti nel segno della fede. 
	La cosa che colpisce poi  � l'esercito di volontari che riesce a far funzionare perfettamente una macchina cos�  difficile. 
	Alle 15,30, stravolti come mai,  siamo usciti dai santuari per incamminarci verso l'hotel dove abbiamo fatto un salutare 
	riposino nell'attesa di andare a cena. 
	 
	
	
	Sabato 9 Agosto 
	Ci siamo diretti alla volta di Gavarnie dove avremmo lasciato la moto per proseguire a piedi attraverso il sentiero che 
	conduce al Circo. Il percorso in un primo tratto � quasi pianeggiante, per poi divenire molto pi� irto fino ad arrivare 
	al rifugio, posto ai piedi del circo che altro non � che una maestosa e altissima formazione di pietra di forma circolare 
	dove vi sono cime alte oltre mt 3.000 s.l.m. ricche di ghiacciai che dal loro scioglimento formano bellissime cascate. 
	A piedi si possono raggiungere anche alcune piccole formazioni di ghiaccio. Abbiamo deciso, con un ultimo e non facile 
	sforzo, di raggiungerli . La difficolt� maggiore � stata il percorso in quanto dovevamo percorrere piccoli sentieri 
	che poi si trasformavano in cascate di rocce erose dai ghiacciai. Lo spettacolo � stato molto bello tanto da ripagare 
	anche la fatica fatta per goderselo. 
	Ripresa la moto abbiamo rifatto il percorso a ritroso sino al bivio con la D918, da dove abbiamo proseguito in direzione 
	di Laruns, oltrepassando il passo del Col d'Aubisque. Una volta arrivati a Laruns abbiamo proseguito lungo la D934 verso 
	il confine franco-spagnolo che abbiamo varcato attraversando il passo di Col du Pourtalet. Ci siamo diretti verso Jaca 
	dove abbiamo trovato una camera presso l'hotel "Bucardo". Abbiamo pagato 52,18 Euro con la prima colazione. La cena l'abbiamo 
	fatta in un ristorante nel centro citt� che per� non ci ha soddisfatto molto. Abbiamo trovato delle difficolt� nella scelta 
	del ristorante forse anche perch� era sabato. 
	 
	Domenica 10 Agosto 
	La mattina ci siamo messi in viaggio di buon'ora in direzione Canfranc lungo la N330. Abbiamo deciso di non  entrare in 
	Francia   attraversando il tunnel di recente realizzazione che attraversa l'omonimo passo, ma percorrendo la vecchia via che 
	porta al Col du Somport, cos� potevamo vedere pi� panorami, ed eventualmente altre meraviglie, poi, si sa, per noi motociclisti 
	le salite e le strade piene di curve rappresentano sempre emozioni.. La strada che si � aperta davanti a noi � stata forse 
	la pi� bella che abbiamo percorso. Una volta ridiscesi a valle abbiamo proseguito lungo la valle d'Aspe. Questa � considerata 
	una delle valli pi� belle di tutto il comprensorio pireneico, forse perch� � la pi� naturale e la meno popolata, infatti 
	quando fu deciso di fare il tunnel vi furono molte pressioni contro da parte delle associazioni ambientaliste, perch� questo 
	avrebbe portato molto traffico pesante. Ci siamo fermati brevemente nel paese di Lescun, da dove abbiamo ammirato un bellissimo 
	scenario. Ripreso il cammino abbiamo continuato verso valle fino al bivio con la D918 che abbiamo imboccato fino al bivio 
	successivo dove abbiamo preso poi la D132 verso il Col de la Pierre St Martin a mt 1760 s.l.m. Questo bivio segna di nuovo il 
	confine con la Spagna. Una volta arrivati a Isaba ci siamo fermati a prendere un panino che abbiamo mangiato lungo il torrente 
	Belagua che scorre lungo la strada appena percorsa. Abbiamo potuto ammirare anche molti uccelli rapaci volteggiare su questa 
	zona. Abbiamo continuato il viaggio in direzione di Alto Laza a mt 1129 s.l.m. per poi proseguire lungo la NA 178 verso il 
	confine di stato posto poco dopo il P.to di Larrau. Siamo ridiscesi a valle e ci siamo incamminati verso Pau da dove abbiamo 
	preso l'autostrada lasciandola, poi, per dirigerci in direzione di Foix lungo la D 117. Ci siamo fermati a dormire a St. Girons. 
	La camera e la cena non  erano un granch�, ma la stanchezza era tale che non ci abbiamo fatto molto caso. 
	 
	
	
	Luned� 11 Agosto 
	Siamo partiti verso Perpignan proseguendo lungo la D117. Abbiamo fatto tappa a Foix dove ci siamo fermati per fare una breve 
	visita. E' una bella cittadina che � valsa la pena visitare. Vi � un bel castello e le vie della citt� sono caratterizzate 
	da negozietti carini e caratteristici.  Avevamo da fare circa 130 km e pensavamo che fosse una strada abbastanza veloce da 
	percorrere, invece non � stato  cos�. Il percorso � stato molto bello perch� la strada in un primo tratto era montagnosa 
	con leggere salite per poi proseguire lungo un grosso torrente dove vengono praticati il kayak e il rafting. Il percorso era 
	ricco di canion con gole e con montagne scoscese sulla strada. Infine, l'ultimo tratto, era collinare e ricco di vigneti e 
	con un percorso stradale dolce e ondulato come una specie di deserto di terra rossastra contrastato dal verde dei vigneti. 
	Siamo arrivati a Perpignan da dove abbiamo ripreso l'autostrada in direzione Montpellier. L'idea era di proseguire fino alle 
	vicinanze della costa provenzale ma appena siamo arrivati a La Ciotat e Bandol ci siamo resi conto (io gi� lo dubitavo) che 
	era quasi impossibile trovare una camera per una notte. Abbiamo, allora optato per dirigerci verso la citt� di Toulon. Appena 
	siamo arrivati in questa citt� abbiamo notato che era praticamente vuota e questo non ci ha fatto una bella impressione. Ci 
	siamo diretti verso Cannes lungo l'autostrada e siamo usciti a la Valletta, dove avevo letto che vi erano diversi hotel. 
	Abbiamo provato a l'Ibis ma non c'era posto quindi ci rimaneva solo l'hotel F1, dove avevano una camera senza doccia e senza 
	bagno in camera. Gli alberghi F1 sono molto spartani ma abbastanza confortevoli, l'unico problema � che non esiste aria 
	condizionata, e dormire in una ridottissima camera in un complesso prefabbricato � stato praticamente impossibile. La camera 
	� costata �36,00 con la prima colazione (solo la camera costa � 30,00 , e pu� essere un'ottima soluzione nei periodi pi� 
	freschi). Il complesso alberghiero si trovava in una zona commerciale e quindi abbiamo deciso di andare a cena in un paese 
	vicino, del quale non ricordo il nome. L� tutti i ristoranti erano chiusi per ferie quindi siamo tornati nella zona commerciale 
	dove c'era il solito McDonald ed altri ristoranti a catena nazionale. Siamo andati in un ristorante dove cucinavano solo carne. 
	Abbiamo ordinato quindi della carne alla griglia con del dolce, nel complesso niente male. 
	 
	
	
	Marted� 12 Agosto 
	Ci siamo alzati di buon'ora e, appena fatta colazione, ci siamo messi subito in cammino; ma dato che era presto abbiamo 
	optato per dare un'occhiata molto veloce ad altri paesi sulla costa. Ci siamo fermati allora a  St. Raphael. 
	Questa cittadina rispecchia le citt� provenzali, piena di grandi palazzi. Poi  abbiamo visitato Frejus e devo dire 
	che la scelta � stata buona dato che si tratta di una vecchia citt� romana dove si trovano molti resti di questa 
	civilt�. Il centro era molto grazioso pieno di negozi e di gente. 
	Abbiamo ripreso il nostro cammino verso l'Italia. Ormai il viaggio stava volgendo al termine. Nelle nostre menti 
	rimanevano per� i bellissimi scenari: la Camargue con le sue terre strappate all'acqua e con i suoi colori che 
	dal marrone passano a sfumature di grigio per diventare infine, di un bianco abbagliante a causa delle croste di 
	sale e le sue paludi piene di fenicotteri rosa. I Pirenei con le loro bellissime ascese e le vedute; il Circo di 
	Gavarnie, i torrenti, i rapaci, il clima; Lourdes; infine  tutta la Francia e la Spagna, perch�  tutti i posti 
	visitati ci hanno riservato sorprese e bellezze uniche. 
	 
	
	
	Conclusioni e ringraziamenti 
	Per concludere i soliti ringraziamenti. In primo luogo ringrazio mia moglie Donatella che ha sopportato l'esagerazione 
	di noi motociclisti e quindi le lunghe e massacranti ore di moto; poi il TDM che anche quest'anno ci ha condotto a 
	visitare posti meravigliosi, infine tutti coloro che con la loro presenza hanno permesso la riuscita di tutto questo. 
	Per concludere, posso consigliare a tutti coloro che avessero intenzione di fare questo viaggio, di allungare i 
	giorni di permanenza, in quanto avr� la possibilit� di godersi al massimo tutte le bellezze dei luoghi che spesso 
	non si possono vedere dalla moto, ma necessitano spesso di camminate a piedi. E' un viaggio quindi indicato agli 
	amanti della montagna e delle escursioni a piedi. 
	 
	
	
	Francesco Monticelli  
	pkjmmo@tin.it 	 
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